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L’EVOLUZIONE DELLA PIADINA: DA ALIMENTO SEMPLICE A CIBO INTERNAZIONALE

Nonostante le sue origini antichissime, la piadina è un prodotto che non passa mai di moda. La sua bontà, unita alla sua semplicità, l’hanno resa uno dei simboli della cucina romagnola, trasformandola da alimento contadino a prodotto di largo consumo e di fama internazionale. Per scoprire la storia della piadina bisogna risalire molto indietro nel tempo, all’epoca degli Etruschi e degli antichi romani.

La storia della piadina vede i suoi albori durante l’epoca etrusca, intorno al XVII secolo a.C. Fu proprio allora che si iniziò a cucinare cereali come la spelta e l’orzo, trasformandoli in focacce azzime che venivano poi cotte su lastre roventi. Nel IV secolo a.C., durante l’epoca romana, quando la coltivazione del grano sostituì gli altri cereali, fece la sua comparsa il primo pane lievitato. Sebbene la produzione del pane lievitato ridusse fortemente la produzione della piadina e focacce azzime, la produzione casalinga non cessò mai. Durante l’epoca romana si hanno numerose testimonianze dell’uso di sostitutivi del pane, realizzati con cerali grezzi e accompagnati, come ai giorni nostri, con dei formaggi.

Con la caduta dell’Impero Romano e l’arrivo delle Invasioni Barbariche la coltura dei cereali, in particolare quelli considerati più poveri, fu fondamentale per la sopravvivenza delle popolazioni appartenenti ai ceti meno agiati. Durante gli anni della peste in particolare, la classe contadina non ebbe più la possibilità di acquistare grano tenero e pane lievitato e tornò a diffondersi il consumo di focacce azzime e polente con cereali meno pregiati, non tassati dai proprietari terrieri. È a questo periodo che risale il primo documento storico conosciuto che parla della “piada”. In un documento del 1371 il Cardinale Angelico annota infatti che, tra i tributi che la città di Modigliana, in provincia di Forlì Cesena, doveva pagare alla Camera Apostolica figuravano due “piade”. Con l’inizio del XX secolo la piadina tornò in auge grazie soprattutto al fatto che la farina di mais, miscelata con la farina di grano tenero, consentiva di ottenere degli ottimi risultati a costi contenuti. Negli anni ’40 e ’50 le strade iniziarono a costellarsi di chioschi dove si vendevano piadine, le quali cominciarono a conquistare anche i turisti, diventando rinomate sia in Italia che all’Estero.

La piadina oggi è uno degli street food per eccellenza: viene mangiata passeggiando, come pranzo al sacco o uno spuntino dopo lo sport e farcita con gli ingredienti più vari. La versatilità, la semplicità e la bontà hanno fatto sì che la storia della piadina arrivasse fino a noi, rendendola per giunta uno cibi più famosi ed apprezzati al mondo.